I.I.S. Carlo e Nello Rosselli – Aprilia (LT)

Intervista realizzata da Hasna Bey, Davide Mauti, Franco Mazzocchi, allievi dell’Istituto Rosselli

Lo scorso anno quando nostro malgrado, come tutti, ci siamo ritrovati fermi abbiamo pensato di dare il nostro contributo raccogliendo, verificando e condividendo le iniziative di solidarietà promosse a livello locale e non solo, che potevano essere di aiuto e di sostegno ai cittadini di Aprilia.

Nel marasma di tante fake news, selezionare quelle di fonti certe e documentate e condividerle tra i nostri contatti, ci è sembrato un piccolo ma significativo contributo che potevamo offrire da casa, come Gruppo #OraToccaANoi. Poi, nel nostro Istituto è nato il Progetto Radioweb Rosselli – una bellissima iniziativa che voleva dar voce a tutta la comunità scolastica per riempire quel vuoto provocato dall’impossibilità di vedersi e stare insieme di persona. Il progetto ha visto il coinvolgimento appassionato di diversi studenti e docenti nella realizzazione di alcune interessanti rubriche.

Laura e Alessia, due ex studentesse del Rosselli che non hanno mai smesso di far parte del Progetto di educazione alla solidarietà, alla pace e alla promozione della cittadinanza attiva – #OraToccaANoi, sono state invitate nella rubrica dell’attualità che toccava il tema del volontariato.

Ecco uno stralcio della loro intervista e testimonianza di un impegno di lunga data.

1. Che cos’è il progetto volontariato.

#OraToccaANoi?

È un progetto nato nel 2005 successivamente al ritorno della professoressa Iorio dal Congo che ha raccontato il sogno della comunità congolese di poter aprire una scuola. Così insieme alle prof.sse Peroni e Fiori abbiamo dato vita al progetto.

2. Quando avete cominciato a farne parte e perché?

Laura: Nell’a.s. 2010 – 2011 inizialmente per curiosità e per capire cosa significa fare volontariato. Anche se effettivamente sono stata spinta dai miei compagni di classe “…vabbè andiamo”.

Alessia: Nel 2012 – 2013. Mi sono convinta dopo aver visto le bellissime foto pubblicate sui social con le attività e, ovviamente, dopo la testimonianza super positiva di Laura. Ricordo ancora oggi la palestra della scuola piena di ragazzi per il primo incontro e i tanti giochi per conoscerci che abbiamo fatto.

3. Perché avete deciso di fare volontariato?

Alessia: Sono sempre stata una persona altruista, che si fa in 4 per gli altri e poter condividere questo percorso con delle persone amiche è stata una grande soddisfazione, perché non sei “tu” che aiuti ma siamo “noi”. Infatti, la nostra attività ha un motto “l’unione fa il volontariato!”

Laura: In questo gruppo sono nate anche tante amicizie che, pur essendo uscite dal Rosselli, vanno avanti da tempo (come condividere un concerto).

4. Qual è l’attività che vi ha colpito di più?

Ci sono state varie attività che ci hanno permesso di contribuire alla costruzione di una scuola in Congo, come: “Dolci colloqui” che prevedeva la preparazione di un buffet offerto ai genitori durante i colloqui Scuola/famiglia; Mercatino di Natale, pesca di beneficenza, confezionamento regali presso un negozio di Aprilia e altre attività finalizzate alla raccolta fondi. Per molte di queste iniziative dobbiamo ringraziare anche le nostre mamme che ci hanno supportate e sopportate in tutta l’organizzazione.

Quest’anno il progetto non è realmente partito con attività esterne, ma nel nostro gruppo WhatsApp, in questo periodo, stiamo facendo girare notizie e iniziative locali e non solo, in modo tale da poter aiutare chi ha bisogno. Ritornando al Progetto… Il progetto si chiama “Bambini a scuola” e siamo riusciti ad acquistare alcuni banchi e a pagare alcune tasse scolastiche di diversi ragazzi. Hanno contribuito anche alcuni professori donando il loro regalo di pensionamento per il sostegno della Scuola in Congo, ricordiamo l’ultimo generoso contributo del prof. Creo.

5. Avete ancora contatti con loro?

Certo, innanzitutto la scuola si chiama “Undonde” che significa Seguimi, proprio come il nome dell’associazione con la quale siamo collegati per contribuire alla raccolta fondi.

Sappiamo, dal rapporto che ci invia l’AIS Seguimi, che a fine 2018 la scuola contava: 317 allievi della scuola primaria e 549 della scuola secondaria, sia maschi che femmine. È stata una grande soddisfazione per noi perché la scuola aveva iniziato con 126 iscritti! Noi, spesso, siamo molto superficiali riguardo il diritto allo studio, ma confrontarci con questi ragazzi del Congo, è stato importantissimo anche per riscoprire la ricchezza di poter andare a scuola.

Loro si sono molto affezionati a noi, tanto che la loro aula magna è dedicata a un ragazzo del Rosselli che morì tanti anni fa.

Abbiamo anche stretti contatti con Padre Museka che è il nostro riferimento, siamo andati a cena insieme, qualche anno fa, durante una sua permanenza a Roma, ed è venuto almeno 2 volte nella nostra città a trovarci. È stato un piacere conoscerlo e poter condividere le esperienze di vita della sua terra.

Nell’attesa di poter incontrare ancora una volta P. Museka, riceviamo continuamente aggiornamenti, foto, notizie dall’A.I.S. e dalla prof.ssa Iorio.

6. Volete dirci un vostro pensiero sulla notizia della liberazione della volontaria Silvia Romano?

Ha detto una frase che ci colpisce molto: “si vive di ciò che si dona”. Con ciò abbiamo capito quanto fare volontariato, l’ha aiutata a stare bene. Tra le varie frasi che ha postato sui social ce n’è una, “amo stringere i denti ed essere una testa più dura della durezza della vita”, che ci fa riflettere su quanto sia stata forte durante il rapimento. Seppur sconvolta, non ha mai mollato tanto che appena arrivata in Italia, dopo la liberazione, ha dichiarato “sto bene, sono stata forte”.

7. Volete fare un invito ai vostri compagni di scuola perché partecipino al progetto di volontariato?

Si, certo! Sicuramente consigliamo di provare quest’attività. Tuttavia, raccomandiamo di essere consapevoli che impiegheranno del tempo, non per perdere le lezioni, ma per attività extracurricolari che hanno lo scopo di strappare un semplice sorriso. Fare del bene agli altri, come il sostegno ai bambini del Congo, è una cosa che fa stare bene con se stessi.

Quindi, ecco, noi già da tanti anni facciamo parte di questa piccola famiglia. Sì, effettivamente, siamo una famiglia perché non solo si portano avanti delle attività, ma si creano legami e amicizie profonde.

Vogliamo dire a tutti i ragazzi che ci leggono: provate a partecipare almeno ad un incontro! Fidatevi, vi divertirete certamente… anche a gestire l’ansia delle professoresse sempre preoccupate che fili tutto liscio!

Grazie ragazze per la vostra partecipazione!

Scarica l’articolo pubblicato sul N. 41 – Dicembre 2020 di Seguimi News (formato pdf)