Vogliamo segnalare un bellissimo articolo pubblicato ieri sul sito Affari Internazionali. Nona Mikhelidze, ricercatrice senior dell’Istituto Affari Internazionali, intervista Grigory Yudin, scienziato, politico e sociologo russo, un esperto di opinione pubblica e sondaggi in Russia.

Nona Mikhelidze attraverso l’intervista a Grigory Yudin svela il falso luogo comune “dell’abbaiare della Nato ai confini della Russia”. Il sociologo russo rivela come in realtà la falsa giustificazione della minaccia dell’allargamento della Nato sia solo un maldestro tentativo da parte di Putin e dei suoi “burattini” di sviare l’attenzione dal completo fallimento della loro politica estera. Di seguito solo alcuni passaggi per incuriosire e invitare vivamente a leggere questo illuminante articolo sul sito dell’Istituto Affari Internazionali

le cause interne e le cause esterne, non vanno distinte perché qualsiasi tipo di opposizione o malcontento in Russia, Putin lo percepisce immediatamente come un complotto contro di lui orchestrato dall’Occidente. E anche questi atteggiamenti critici dei giovani sono intesi come il risultato della propaganda occidentale. Quindi per lui l’unico motivo per cui la gente potrebbe essere scontenta del regime è perché c’è una propaganda occidentale che opera per distorcere i valori russi che per lui sono importanti.

 La stessa esistenza della Nato sarà sempre un fattore provocatorio per Putin per iniziare una guerra, a meno che non venga sciolta. Non si è sciolta anche per ragioni comprensibili, perché c’erano i paesi dell’Europa orientale che giustamente si sentivano minacciati dalla Russia e facevano pressione per unirvisi. Ma in realtà, basta parlare della Nato… il vero problema è che la Russia, e in particolare Putin, non hanno mai considerato i vicini come paesi sovrani con i quali cercare un linguaggio comune dopo la dolorosa esperienza sovietica di coesistenza. La Russia non si è mai preoccupata di fornire le garanzie di sicurezza a quei Paesi, le garanzie che li avrebbero dissuasi dall’entrare nella Nato. Anzi, la Russia ha fatto di tutto per incoraggiarli a entrarci … Perché non li ha mai trattati come partner, li ha sempre considerati come nazioni inesistenti, paesi inesistenti. E questa è la vera radice del problema. Si può quindi parlare dello scioglimento o non scioglimento della Nato, ma poi la colpa è solo della folle politica estera di Putin

Naturalmente questo non esime i russi dalla responsabilità individuale, ma credo che la responsabilità stia nell’altro… Dobbiamo distinguere due cose: non si tratta dei russi che sostengono davvero questa guerra, non è questo il caso finora, ma si tratta della loro indifferenza. Vedo una sorta di fascistizzazione della società e questo è molto pericoloso. 

Leggi l’articolo Grigory Yudin: “La guerra contro l’Ucraina è catastrofica anche per la società russa”

A cura di Dino Sbreglia, sociologo e Coordinatore Generale dell’AIS Seguimi onlus

FONTE: Istituto Affari Internazionali https://www.affarinternazionali.it